PROJECT MANAGER e PROJECT LEADER

luglio 15, 2019

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PROJECT MANAGER e PROJECT LEADER

Project Manager e Project Leader sono due termini che spesso sono utilizzati come sinonimi, ma si riferiscono a due differenti ruoli.
Il Project Manager ha competenze di tipo tecnico e metodologico, il Project Leader deve avere la capacità di orientare il lavoro delle persone e di guidarle al raggiungimento dei risultati.
Per capire queste differenze è utile ricordare che alcune attività svolte da un Project Manager riguardano: la pianificazione, la definizione del budget, l’analisi dei rischi, la gestione del personale, il controllo, la gestione degli stakeholder e la risoluzione dei problemi. Diversamente la leadership implica la motivazione, l’ispirazione del gruppo, l’impostazione di direzione.
Il leader è chiamato a gestire le problematicità e le conflittualità all’interno del gruppo, rappresenta il punto di riferimento a cui i membri del team possono rivolgersi e, pertanto, deve gettare le basi per la creazione di un ambiente e di un clima di lavoro disteso, collaborativo e soprattutto stimolante.
Quindi il Project Manager si occupa prevalentemente del corretto funzionamento dei processi, il leader del miglioramento delle persone orientando il loro lavoro e guidandole al raggiungimento dei risultati.
È dunque accertato che Project Manager e Project Leader non siano sinonimi, quindi la domanda ora da porsi è: per poter gestire un progetto meglio scegliere un esperto tecnico (un bravo project manager) o un valido gestore di persone con doti di leadership?
A questa domanda non esiste una risposta univoca, dipende dal progetto e dal contesto organizzativo. A tal riguardo l’approccio anglosassone è diverso rispetto a quello italiano. Nel primo caso si privilegia un project manager con competenze comportamentali-relazionali, quelle definite soft-skill. Nel contesto italiano si preferisce la competenza tecnica, la tendenza nel preferire un professionista con spiccate doti e capacità interpersonali non si è ancora affermata, anche se negli ultimi tempi ci sono stati segnali incoraggianti verso questa nuova direzione. Preferire solo le capacità tecniche ha dei limiti, si pensi ai “moderni” progetti che sono sempre più spesso interdisciplinari (es. progetti web), dove è impossibile avere un project manager che abbia tante diverse e specifiche competenze. Anche se fosse possibile assegnare al progetto un esperto project manager su quale disciplina tecnica prevalente dovrebbe essere più specializzato? E nel caso in cui fosse possibile indentificare un tale professionista è probabile che ci sarebbe una gestione sbilanciata poiché questi tenderebbe a privilegiare la sua parte di competenza a discapito delle altre.
Mentre nei progetti di grandi dimensioni la tendenza è quella di avere un project manager esperto e un project leader, la scelta ideale nei progetti di piccole e medie dimensioni potrebbe essere quella di preferire un Project Manager che abbia una visione ampia e completa degli aspetti tecnici del progetto, in grado di comprendere e di gestire le attività progettuali e, nel contempo, buone capacità relazionali. Un project manager con una conoscenza tecnica non necessariamente approfondita può avvalersi di tecnici esperti, che fanno parte del team, ma anche di specialisti di settore che lo supporteranno nei momenti decisionali di natura tecnica.
Dunque anche se è chiaro che un buon leader non necessariamente è anche un buon project manager e un bravo project manager non è detto che abbia capacità di leadership, è auspicabile individuare un project manager che dimostri un compromesso bilanciato e adattabile tra hard skill e soft skill.
In conclusione, anche se il management e la leadership non sono la stessa cosa, sono però funzioni che occorre integrare e far sì che diventino complementari sia in ambito progettuale che aziendale per gestire la dinamicità del nuovo sistema economico e rispondere alle esigenze delle moderne organizzazioni.